Rossetti Archive Textual Transcription

Document Title: Se di Bichina il cor fosse diamante
Author: Cecco Angiolieri
Date of Composition: 1848
Type of Manuscript: fair copy
Scribe: DGR

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Manuscript Addition: before he / gets his / inheritance
Editorial Description: DGR's pencil note annotating line 3
Manuscript Addition: X
Editorial Description: X added in pencil in upper left
Manuscript Addition: 3 2
Editorial Description: added in pencil in upper right
  • Se di Bichina il cor fosse diamante,
  • E tutta l'altra persona d'acciajo,
  • E d' Amor fredda come di gennajo
  • In quella parte à non può sol levante;
  • O ella fosse nata d' un gigante,
  • Siccome d'un asinel calzolajo,
  • Ed o fuss' un che toccasse somajo,
  • Non mi dovrebbe dar pene cotante.
  • Ma s'ella un poco mi stesse ad udita,
  • 10Ed io avessi l' ardir di parlare,
  • Direi come son sua spene incarnita.
  • E poi le direi com' io son sua vita,
  • Ed altre cose ch'io non vo contare;
  • Parmi esser certo ch' ella direbbe, ita.
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Manuscript Addition: 10
Editorial Description: 10 added in pencil in upper right
Manuscript Addition: X
Editorial Description: X added in pencil in upper left
Note: DGR copied but never translated this sonnet.
  • Io vorrei innanzi in grazia ritornare
  • Di quella donna che m 'ha in signoria
  • Com' io fui già, ch'io non vorrie trovare
  • Un fiume che menass' oro tuttavia.
  • Che non e cuor che potessi pensare
  • Quanta allegrezza sarebbe la mia.
  • E or sanza il suo amor mi pure stare
  • Come colui che alla morte s'avvia.
  • Avvegna ch'ed ei m'è ben investito
  • 10Ch' io medesmo la colpa io me n' abbo,
  • Poi ch'io non fo vendetta del marito;
  • Che le fa peggio che a me non fa il babbo:
  • Perch' io dolente non sia impoverito,
  • Ch' udendo 'l dir, sì me ne rido e gabbo.
Electronic Archive Edition: 1
Copyright: Published with permission of Iziko Museums of Cape Town