Rossetti Archive Textual Transcription

Document Title: La povertà m' ha si disamorato
Author: Cecco Angiolieri
Date of Composition: 1849
Type of Manuscript: fair copy
Scribe: DGR

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Manuscript Addition: 8
Editorial Description: added in pencil in upper right
Manuscript Addition: X
Editorial Description: added in pencil in upper left
  • La povertà m' ha si disamorato
  • Che s' io scontro mia donna nella via
  • Io non la riconosco in fede mia
  • E 'l nome ho gia quasi già dimenticato.
  • Dall 'altra parte m' ha il cuor si ghiacciato
  • Che se mi fosse fatto villanìa
  • Dal più agevol villanel che sia,
  • Da me non avrebbon se non è il peccato.
  • Ancor m' ha fatto via più sozzo giuoco.
  • 10Che tal solea usar meco a diletto,
  • Che s' io, pur miri, sì gli paio un fuoco:
  • Ond' io vo' questo motto aver per detto;
  • Che se si avesse far paggio di cuoco,
  • Dovrebbe far per non vivarci bretto.
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  • Qual è senza denari innamorato
  • Faccia le forche e appicchisi se stesso:
  • Che 'l non muore una volta, ma più spesso,
  • Chi non fa quel, che da ciel fù cacciato.
  • Ma certo credo per lo mio peccato,
  • Se v'è nel mondo Amore, io son desso,
  • E non avrei sol da pagare un pesso,
  • S' altri di me si fosse reclamato.
  • Qual' è la ragion perch'io non m' appicco?
  • 10 Un pensiero che molto mi par vano:
  • Ch' io ho un padre vecchio e molto ricco:
  • Che attendo pur che muora a mano a mano,
  • E dee morir quando lo mar sia sicco:
  • Fallo Dio per mio strazio essere sano.
Electronic Archive Edition: 1
Copyright: Published with permission of Iziko Museums of Cape Town