Rossetti Archive Textual Transcription

Document Title: Raccolta di Rime Antiche Toscane: Rossetti Archive Document
Editor: Pietro Notarbartolo, duca di Villarosa
Date of publication: 1817
Printer: Giuseppe Assenzio
Volume: 4

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page: [i]
Raccolta

Di

Rime Antiche

Toscane.



Volume Quarto.



Palermo .

Dalla Tipografia Di Giuseppe Assenzio .

1817



Transcription Gap: pages [1]-11 (not translated by DGR)
page: 12
Transcription Gap: top of page (not translated by DGR)
VIII.
Note: Author: Giovanni Boccaccio
  • Se Dante piange , dove che' l si sia
  • Che li concetti del suo alto ingegno
  • Aperti sieno stati al vulgo indegno ,
  • Come tu di' della Lettura mia ;
  • Ciò mi dispiace molto , nè mai fia ,
  • Ch' io non ne porti verso me disdegno ,
  • Come che alquanto pur me ne ritegno ,
  • Perchè d' altrui , non mia , fu tal follía .
  • Vana speranza , e vera povertade ,
  • 10 E l' abbagliato senno degli amici ,
  • E gli lor preghi ciò mi fecer fare :
  • Ma non goderan guar di tal derrate
  • Questi ingrati meccanici nimici
  • D' ogni leggiadro e caro adoperare .
Transcription Gap: page 13 (not translated by DGR)
page: 14
Transcription Gap: top of page (not translated by DGR)
XII.
Note: Author: Giovanni Boccaccio
  • Intorno ad una fonte in un pratello
  • Di verdi erbette pieno e di bei fiori ,
  • Sedeano tre Angiolette , i loro amori
  • Forse narrando , ed a ciascuna il bello
  • Viso adombrava un verde ramoscello ,
  • Che i capei d' or cingea , al qual di fuori .
  • E dentro insieme i dua vaghi colori
  • Avvolgeva un soave venticello .
  • E dopo alquanto l' una alle due disse :
  • 10 ( Com' io udii ) Deh ! se per avventura
  • Di ciascuna l' amante or qui venisse ,
  • Figgiremo noi quinci per paura ?
  • A cui le due risposer : Chi fuggisse
  • Poco savia saria con tal ventura .
Transcription Gap: pages 15-16 (not translated by DGR)
page: 17
XVII.
Note: Author: Giovanni Boccaccio
  • Guidommi Amor , ardendo ancora il sole ,
  • Sopra l' acque di Scilio , in un mirteto ,
  • Ed era il mar tranquillo , e il ciel quieto ,
  • Quantunque alquanto zeffir , come suole ,
  • Movesse agli arboscei le cime sole ;
  • Quando mi parve udire un canto lieto ,
  • Tanto che simil non fu consüeto
  • D' udir giammai nelle mortali scuole .
  • Per ch' io ; Angiola forse , o Ninfa , o Dea
  • 10 Canta con seco in questo loco eletto ,
  • ( Meco diceva ) degli antichi amori .
  • Quivi Madonna in assai bel ricetto
  • Del bosco ombroso , in sull' erbe e 'n su' fiori
  • Vidi cantando , e con altre sedea .
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Transcription Gap: pages 18-37 (not translated by DGR)
page: 38
Transcription Gap: top of page (not translated by DGR)
LX.
Note: Author: Giovanni Boccaccio
  • Dante , se tu nell' amorosa spera ,
  • Com' io credo , dimori riguardando
  • La bella Bice , la qual già cantando
  • Altra volta ti trasse là dov' era ,
  • Se per cambiar fallace vita a vera
  • Amor con se n' oblia , io t' addimando
  • Per lei di grazia ciò , che contemplando
  • A far ti fia assai cosa leggiera .
  • Io so , che intra l' anime più liete
  • 10 Del terzo ciel la mia Fiammetta vede
  • L'affanno mio dopo la sua partita :
  • Pregala , se 'l gustar dolce di Lete
  • Non la m' ha tolta , in luogo di mercede
  • A se m' impetri tosto la salita .
Transcription Gap: pages 39-41 (not translated by DGR)
page: 42
LXVII.
Note: Author: Giovanni Boccaccio
  • Sovra li fior vermigli , e' capei d' oro
  • Veder mi parve un foco alla Fiammetta ,
  • E quel mutarsi in una nugoletta
  • Lucida più , che mai argento o oro ,
  • E qual candida perla in anel d' oro ,
  • Tal si sedeva in quella un' Angioletta
  • Volando al cielo splendida e soletta ,
  • D' orïental zaffir vestita e d' oro .
  • Io m' allegrai alte cose sperando ,
  • 10 Dov' io dovea conoscere , ch' a Dio
  • In breve era Madonna per salire ,
  • Come poi fu ; ond' io qui lagrimando
  • Rimaso sono in doglia ed in desio
  • Di morte , per potere a lei salire .
Transcription Gap: bottom of page (not translated by DGR)
Transcription Gap: pages 42-61 (not translated by DGR)
page: 62
CVIII.
Note: Author: Giovanni Boccaccio
  • Dante Alighieri son , Minerva oscura
  • D' intelligenza e d' arte , nel cui ingegno
  • L' eleganza materna aggiunse al segno ,
  • Che si tien gran miracol di natura .
  • L' alta mia fantasia , pronta e sicura
  • page: 63
  • Passò il tartareo e poi 'l celeste regno ,
  • E 'l nobil mio volume feci degno
  • Di temporal e spirital lettura .
  • Fiorenza gloriosa ebbi per madre ,
  • 10 Anzi matrigna a me pietoso figlio ,
  • Colpa di lingue scelerate e ladre .
  • Ravenna fummi albergo nel mio esiglio ;
  • Ed ella ha il corpo , e l'alma il sommo Padre,
  • Presso cui invidia non vince consiglio .
Transcription Gap: rest of page (not translated by DGR)
Transcription Gap: pages 64-166 (not translated by DGR)
page: 167
Notizie Istoriche di Franco Sacchetti.
Note: Author: Pietro Notarbartolo, duca di Villarosa
Editorial Note (page ornament): The paragraph begins with a cock-up initial.
Nacque Franco in Firenze da Benci di Uguccione, cognominato Buono , della nobilissima famiglia Sacchetti : non si sa appunto il tempo della sua nascita , ma credesi che fosse circa l' anno 1335 . Impiegò i suoi giovanili anni in leggere buoni autori , ed in apprendere con fondamento le ottime discipline , laonde fin dal cominciamento manifestò il suo valore nelle bellissime amorose poesie , ch' egli quasi tutte in quella età , come frutti ad essa proporzionati , produsse ; le quali son piene di dolcezza e di leggiadria , e di gravi sentimenti , espressi con somma purità ed ottimo discernimento . Venne adunque presto in fama ed in istima di ottimo poeta , siccome appare dal moltissimi sonetti e rime , che a lui furono addirizzati dagli poeti contemporanei ; e fu scelto dal suo stesso Comune a porre diversi motti e sonetti alle publiche dipinture , che in quel tempo si faceano . Nè punto minore fu l' autorità che con la prudenza si conciliò presso i suoi concittadini , perciocchè per antiche scritture si ha , ch' egli fu impiegato in varj ufficj ed in gravissime incombenze a prò della sua patria : nel 1383. risedè nel magistrato degli Otto ; nell' anno stesso fu uno de' Priori : nel 1385 fu eletto contro sua voglia ambasciadore a Genova , e succedevolmente due volte Podestà , prima di Bibbiena nel Casentino , e poscia di S. Miniato Fuori della sua patria ancora andò per Potestà in Faenza , e quindi fu confermato per la somma giustizia e lealtà . Ritornato al suo Comune fu nuovamente impiegato , e nel 1398. fu fatto capitano della provincia Fiorentina in Romagna . Nella
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sua florida età andò in Ischiavonía , forse per quivi attendere alla mercatura , siccome in quell' epoca accostumavasi . Per li suoi viaggi e per l' impieghi che esercitò , sparsesi per tutta Italia la stima del suo valore , e perciò contrasse amicizia con tanti signori e letterati di quei tempi . Giova quì fare particolare menzione della leale e virtuosa amicizia , che passò tra il nostro Poeta , ed il celebre Giovanni Boccaccio , a cui scrisse un sonetto , e che quindi morto ne compiange la perdita con una dotta ed erudita canzone . Stando in Firenze , ed essendo cittadino privato consigliò per lettera il Gonfaloniere Donato Acciajuolì a trattar la pace con Giovanni Galeazzo Visconti, detto il Conte di Virtù ; ed in fatti poco appresso fu conchiusa la pace : tanto in quel tempo apprezzavasi la virtù , e tanto i buoni cittadini tutti concorrevano al bene comune , e colla loro prudenza poteansi adoperare a prò della patria . Di aver preso tre consorti egli stesso ne lasciò memoria in un sonetto inviato a Maestro Bernardo suo amico : la prima fu Felice di Niccolò Strozzi, della quale innamoratosi ardentemente , la prese poi per moglie nel 1354. Mortagli questa prima , passò alle seconde nozze con Madonna Ghita di Piero Gherardini nel 1387. , e finalmente nel 1396. prese la terza moglie , che fu Giovanna di Francesco di Ser Santo Bruni . Ebbe dalla prima moglie più figliuoli , tra' quali Filippo celebre nella Toscana poesia : Niccolò, da cui discende la famiglia Sacchetti, che fiorisce in Roma oggigiorno , fu parimenti suo figliuolo . Morì poco oltre l' anno 1400 , come sembra probabile . Compose il nostro Autore trecento Novelle , delle quali parte sono sino a noi intere pervenute ; e per cui è maggiormente conosciuto . I Sig. Giraldi
page: 169
Sig. Vol. IV. Y
posseggono un manoscritto di Rime ed Opere del nostro Autore , le quali sarebbe desiderabile , che desseno fuori per via delle stampe . Ne conservano altresì una copia li Sig. Sacchetti di Roma , la quale fu osservata da Monsignor Allacci . Alla fine delle Rime si porrà de quali fonti si son cavate quelle che ora si riproducono .

Transcription Gap: pages 170-187 (not translated by DGR)
page: 188
I.
Note: Author: Franco Sacchetti
  • O vaghe Montanine pastorelle ,
  • Donde venite sì leggiadre e belle ?
  • Qual è 'l paese , dove nate sete ,
  • Che sì bel frutto , più che gli altri adduce ?
  • Creature d' Amor vo' mi parete ,
  • Tanto la vostra vista adorna luce .
  • Nè oro nè argento in voi riluce ,
  • E mal vestite parete Angiolelle .
  • Noi stiamo in Alpe presso ad un boschetto :
  • 10 Povera capannetta è 'l nostro sito ,
  • Col padre e con la madre , in picciol letto .
  • Torniam la sera dal prato fiorito ,
  • Dove Natura ci ha sempre nodrito ,
  • Guardando il dì le nostre pecorelle .
  • Assai si de' doler vostra bellezza ,
  • Quando tra monti e valli la mostrate ;
  • Che non è terra di sì grande altezza ,
  • Dove non foste degne ed onorate .
  • Deh ditemi , se voi vi contentate
  • 20 Di star ne' boschi così poverelle ?
  • Più si contenta ciascuna di noi
  • page: 189
  • Andar dietro alle mandre alla pastura ,
  • Che non farebbe qual fosse di voi
  • D' andar a feste dentro a vostre mura .
  • Ricchezza non cerchiam , nè più ventura ,
  • Che balli , canti , e fiori , e ghirlandelle .
  • Ballata , s' i' fosse , come già fui ,
  • Diventerei pastore e montanino :
  • E prima che io 'l dicesse altrui ,
  • 30 Serei al loco di costor vicino ;
  • Ed or direi Biondella , ed or Martino ,
  • Seguendo sempre dov' andasson elle .
Transcription Gap: bottom of page (not translated by DGR)
Transcription Gap: pages 190-207 (not translated by DGR)
page: 208
Caccia.
Note: Author: Franco Sacchetti
  • Passando con pensier per un boschetto ,
  • Donne givan per quello fior cogliendo ;
  • To' quel , to' quel dicendo ,
  • Eccolo , eccolo :
  • page: 209
    Sig. Vol. IV. D d
  • Che è che è ?
  • È fioraliso .
  • Va' là per le viole :
  • Oimè che 'l prun mi punge :
  • Quell' altra me' v' aggiunge .
  • 10 U , u , o che è quel che salta ?
  • È un grillo :
  • Venite quà , correte ,
  • Ramponzoli cogliete :
  • È non son essi ,
  • Sì sono .
  • Colei o colei
  • Vien quà , vien quà per funghi :
  • Costà costà per sermollino .
  • E balena e tuona ,
  • 20 E vespero già suona ,
  • Non egli è ancor nona .
  • Odi odi ,
  • È l' usignol che canta ,
  • Più bel ve più bel ve ,
  • Io sento non so che ;
  • O , dove dove ?
  • In quel cespuglio .
  • Tocca , picchia , ritocca :
  • Mentre che 'l buscio cresce
  • 30 Ed una serpe n' esce .
  • Oimè trista , oimè lassa ;
  • Fuggendo tutte di paura piene ,
  • Una gran pioggia viene .
  • Qual sdrucciola , qual cade ,
  • Qual si punge lo piede :
  • A terra van ghirlande ;
  • Tal ciò , ch' ha colto , lassa ; e tal percote :
  • Tiensi beata chi più correr puote .
page: 110
Note: This page is misnumbered as 110 (instead of 210).
  • Sì fiso stetti sin ch' io lor mirai ,
  • 40 Ch' i' non m' avvidi , e tutto mi bagnai .
Transcription Gap: bottom of page (not translated by DGR)
Transcription Gap: pages 211-343 (not translated by DGR)
Electronic Archive Edition: 1
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